06. il Ferroviere, il Generale, il Marito

Questa piccola ed intrigante storia era nel cassetto da quasi due anni.
Dopo le avventure del Duca di Reynwald dopo il tetro mondo di Paura dell'Ignoto ed il fantasioso Galeone, incontreremo nuovi ambienti e nuovi personaggi.
Questo racconto intreccia tre storie in un unico racconto ed è un tentativo di concorrere all'iniziativa promossa da @libertycrypto27 con il contest sulla pagina dell'account @odb-contest
Spero di leggere i vostri commenti numerosi.

Il Marito: 2 di 3.

Infarto.

Il responso del medico colpì Paola come uno schiaffo in pieno viso. L'uomo che amava si trovava dietro un vetro e molteplici fili spuntavano dal suo petto per ricongiungersi dentro una macchina alle sue spalle che emetteva un segnale regolare.

Una volta emesso il verdetto, il medico si allontanò dalla donna lasciandola sola a meditare sulla portata della situazione. Dopo trent'anni passati insieme le sembrava impossibile che fossero separati ma così era.

La convalescenza di Vittorio durò un paio di settimane. Si sentivano regolarmente al telefono e lui le raccontava ogni visita dei dottori ed ogni esame che gli facevano fare. Paola ne percepiva la frustrazione: sapeva quanto il suo uomo odiasse l'ottusità dei medici che le impedivano di abbracciarla con la scusa di una psico-pandemia in atto ma cercò di non alimentare le sue convinzioni per evitare di farlo agitare ulteriormente.

Il ritorno a casa di Vittorio fu una festa. Come sarebbe potuto essere altrimenti data la natura della moglie. C'erano tutti i suoi amici più cari: Luigi il contabile, Darno il programmatore, Andrea il barista e Massimo il banchiere. La serata passò tranquilla e non mancarono gli sfottò degli amici. Vittorio incassava con delicatezza e, di tanto in tanto, rispondeva con battute sarcastiche che caratterizzavano il suo carattere.

Quando si sentì stabile sulle gambe, in una giornata estiva, decise di tornare in garage a smanettare con i suoi attrezzi. Ogni sabato e domenica, per i successivi sei mesi, la passò a sistemare e a mettere in ordine ma non era pù come prima. Si sentiva stanco e non riusciva dedicare abbastanza entusiasmo alle proprie passioni. Anche il giardino intorno alla casa era diventato più ribelle. Ciuffi d'erba spuntavano prepotentemente dal terreno sfidando un tagliaerba che tardava ad arrivare.

Con l'arrivo dell'inverno, durante una gelida sera, la moglie minacciò di farlo dormire sotto un ponte se non avesse smesso di fare sforzi inutili. Vittorio la guardò: sebbene sopportasse poco il modo di fare della donna quando era nervosa, sapeva che le sue parole erano a fin di bene. Per questo motivo decise di chiamare un giardiniere a curare il prato e la siepe quando ve ne era bisogno e non entrò più nel garage se non sporadicamente per evitare inutili sforzi.

A distanza di sei mesi dall'accaduto, si sentiva ancora affaticato e stanco. Anche Paola, che aveva sempre sofferto per via delle articolazioni delle gambe fragili, lamentava una certa fatica a pulir casa a causa delle ginocchia mal ridotte.

Dopo alcuni mesi arrivò l'estate ed i coniugi si trovarono uno di fronte all'altro seduti ad un tavolo sotto il porticato mangiando una pasta radicchio e speck e bevendo un ottimo ruchè.

Vittorio guardò la donna negli occhi e ammirandone il verde illuminato dalla lampada le disse improvvisamente:

Sai, penso che sia giunta l'ora di cambiare casa, andare in città in un appartamento. Potremmo affrontare meno spese e una casa più piccola è anche più semplice da pulire

L'uomo osservò gli occhi della consorte aspettandosi lo scatto d'ira che aveva imparato a parare negli anni. Sapeva bene che la donna non amava i cambiamenti tanto meno se repentini ma questa volta rimase sorpreso al limite dell'allarmato dalla sua risposta:

Si, sono d'accordo. Anche io ci penso da un po'.

Quella sera non dissero altro sull'argomento e proseguirono a parlare di tutt'altro. La donna osservava la barba bianca dell'uomo che la fronteggiava e il marito contemplava le rughe sulla fronte e sugli occhi della moglie ormai meno combattiva di un tempo.

Passarono tre anni da quel giorno. La coppia riprese a condividere momenti insieme ed appariva serena e affiatata.

Un giorno la agenzia immobiliare li chiamò e li informò che c'era una giovane coppia molto interessata alla loro casa. Fissarono un appuntamento per il giorno dopo. Sarebbe stato il 5 aprile 2029.

NB:


Indice puntate passate



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