Io e la velocità - 17° puntata

Si avvicina il militare alla mia vettura, alle solite arriva il classico saluto, subito seguito dalla battuta...

"Buongiorno, andiamo di fretta eh questa mattina..."

Cosa gli vuoi ribattere, che stavo facendo i 51, che non avevo fatto nulla? Non aveva molto senso, provai a scaricare la colpa su quella testa di cazzo che mi aveva affiancato, quando la segnaletica indicava chiaramente che poteva occupare quel posto unicamente per svoltare a sinistra...

"Io non ho visto quella manovra, ma ho visto lei che arrivava a tutta velocità, lo vuole forse negare??"

Sarebbe servito a qualcosa negare l'accaduto? Risposi con un semplice no...

Iniziarono le classiche richieste, patente e libretto, a chi è intestata la vettura, cosa facevo da quelle parti, e alla maggioranza delle domande mi veniva sempre da rispondere "i cazzi miei", ma si sa che non è possibile, e soprattutto serve unicamente a farli incazzare ancora di più, per cui risposi senza dilungarmi troppo nelle informazioni e ben presto arrivò la multa, per velocità pericolosa, che significa tutto e non significa un cazzo, in quanto la dicitura è molto vaga e ampia, suscettibile di diverse interpretazioni, ma in ogni caso presi su la multa e me ne andai, chiudo il capitolo molto breve dei posti di blocco con i carabinieri con un altro episodio, un po' spiacevole, sotto diversi punti di vista, con risultato finale diverso, forse ci vorranno un paio di puntate per raccontarlo tutto quanto, anzi, senza forse...

Vado avanti di un paio d'anni in questa serie di puntate di questo lungo racconto, per narrare di un altro posto di blocco, sempre dei carabinieri, avvenuto su un'altra strada, più secondaria rispetto a quelle che facevo di solito...

Stavo percorrendo con la mia Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Oro (quanto ho amato quella vettura...) questo rettilineo, che attraversava una piccola cittadina dell'entroterra della limitrofa provincia alla mia, ero in centro abitato, limite canonico dei 50 km/h, quando in lontananza vedo una paletta spuntare dalle vetture tutte parcheggiate ai margini della carreggiata, posto di blocco dei carabinieri, butto l'occhio istintivamente al tachigrafo, riducendo leggermente la mia andatura, ma fissai la velocità originaria...

"60 km/h, ma che cazzo vuoi, coglione di merda, sto andando piano, non mi dire che, con lo scarto del contachilometri, macchina in 4° marcia non in accelerazione, distanza che ci separa, vuoi farmi la multa per eccesso di velocità, ti mando a farti inculare in un nanosecondo, testa di cazzo te e noi che ti facciamo la paga..."

Pensiero che nel corso degli anni parzialmente è cambiato ma sostanzialmente riportato l'ideologia che ho delle forze dell'ordine, in ogni caso alzo completamente il piede dall'acceleratore, metto la freccia per accostare dove il fenomeno mi indicava e fermo la mia vettura...

Faccio per aprire la portiera della mia vettura ma si presenta un 2° carabiniere, che mi intima di rimanere dentro l'abitacolo e di muovermi lentamente, mi venne subito in mente quello che era successo al figlio di quel giudice, il problema era che io non avevo un padre giudice, per cui, almeno inizialmente, non feci nulla che potesse fargli girare il cazzo...

Continua...