Cronaca di una giornata che è sembrata infinita - 5° parte

Il malumore serpeggiava dentro la nostra piccola vettura, è partita una di quella mega-litigate che non vi dico, io incrociavo le dita che finalmente lo smartphone riuscisse a farci prendere la strada giusta, non ero affatto convinto del giro che ci stava facendo fare, temevo fortemente che fosse il classico giro della mela, che ti fa ritornare al punto di partenza, quando finalmente ho capito che eravamo riusciti a prendere l'autostrada in un punto successivo al casello di Bologna San Lazzaro mi sono tranquillizzato, iniziando a respirare con la frequenza normale, subito dopo aver imboccato la deviazione per Firenze ci siamo fermati a un autogrill, per mangiare giusto giusto un panino al volo e ripartire, alla volta della nostra destinazione finale, con un ritardo sulla tabella di marcia che faceva impressione, da quanto si era accumulato...

L'orario di arrivo previsto oscillava tra le 23 e 06 e le 23 e 11 minuti, l'importante era a questo punto che non ci fossero ulteriori disagi e cambi di percorso, avevamo già pagato un carissimo prezzo al mancato ascolto dello smartphone, per cui seguivo fedelmente quello che lo strumento elettronico mi consigliava di fare, il problema era che ci stavamo avventurando in una tratta di strada che non avevamo mai fatto prima d'ora, in quanto era più lunga del solito ma meno ricca di curve e di saliscendi, soprattutto nella prima metà del tragitto...

Lo smartphone continuava a scalare correttamente i km mancanti, tutto sembrava procedere per il verso giusto, quando a un certo punto la mia compagna se ne esce con la frase che lei da una certa cittadina non era mai passata...

Nuovamente il gelo nell'abitacolo, ero molto incerto sul da farsi, perché da una parte c'era lo smartphone che mi indicava una direzione, dall'altra la mia compagna che aveva già passato una giornata di merda, anche a causa del mio errore nella scelta del percorso nella parte iniziale, per cui ero di fronte a un bivio, o dare retta al mio fido cellulare, che finora non aveva sbagliato nulla, o assecondare la mia compagna, concedendole l'ulteriore lusso di poter essere lei, eventualmente, a commettere un errore...

Decisi per tenere buona la strada dello smartphone, adducendo il fatto che non aveva mai perso la corretta direzione, e che se ci faceva passare in una determinata zona, era perché quella era la strada migliore possibile per noi, la reazione della controparte umana fu, fortunatamente, molto blanda, nel senso che la risposta fu un fa come vuoi, basta che arriviamo che non ne posso più...

Foto di mia proprietà, scattata con il mio smartphone...

Continua...