Le truffe del trading online
Su Dataroom di Milena Gabanelli, rubrica del Corriere della sera, si parla delle truffe del trading online.
Personalmente è parecchio tempo che non ricevo più telefonate come quelle che evidenzia la Gabanelli. Ma in passato capitavano almeno un paio al mese.
In molti casi mi sono divertito a vedere cosa succedeva nel momento in cui li mettevo in difficoltà. "Ha mai sentito parlare del trading online?" Più o meno questa era la frase iniziale, a cui la risposta desiderata doveva essere no.
Mentre io non solo rispondevo sì, ma millantavo di essere un professionista, la maggior parte ha chiuso la comunicazione subito, qualcuno pensando che stessi bluffando ha cercato di vedere "le carte" per poi capire velocemente che era il caso di chiudere subito. Il più delle volte con un silenzio che avvalorava la veridicità sull'evento criminoso.
Nell'articolo vengono dati dei consigli, che per quanto corretti, francamente trovo un po' stucchevoli. Si tratta di una truffa a tutti gli effetti. Questa è la parte stucchevole, cioè il fatto che la stipula di contratti a mezzo telefonico, con la registrazione vocale, non sia ancora considerata illegale a tutto tondo.
Abbiamo la possibilità di firmare digitalmente contratti che possono essere girati via e-mail. Uno ha tutto il tempo di visionare con la dovuta calma anche le postille, eventualmente chiedere la consulenza di qualcuno più ferrato in materia.
Quella telefonica al 99% è una truffa, per cui mi chiedo che senso abbia salvare l'economia inesistente di quell'uno per cento. Eppure, il legislatore sembra addirittura essere contro il proprio cittadino, visto che il sistema è ben oliato tra compagnie telefoniche compiacenti, leggi sulla privacy violate impunemente, sistema giudiziario di fatto inesistente visto che questi reati sono praticamente "rumore".
La soluzione quindi sarebbe semplice, ma nessun governante di qualsivoglia colore politico ci pensa. Siccome è ovvio pensare che le aziende di televendita, per quanto vantino posti di lavoro che andrebbero persi, non avrebbero la forza di imporre attività lobbistica; per sottrazione devono per forza essere le compagnie telefoniche.
Posted from my blog: https://blog.tosolini.info/
Ciao @tosolini.
Secondo me fai un po' di confusione, non so se per colpa delle informazioni dell'articolo. Sinceramente ho letto diversi articoli online sull'argomento e visto anche qualche video, ma sembra proprio che i "giornalisti" siano lontani anni luce dal capire questa truffa e quindi ovviamente non possono descriverla.
Forse sai già che vivo da 10 anni in Albania. Qui ci sono moltissimi call center in lingua italiana ed ho lavorato a lungo nel settore, cominciando da semplice operatore fino a diventare manager responsabile e amministratore: ho lanciato anche start up nel settore. Quindi penso di aver voce in capitolo al riguardo. Io lo lavorato sempre per call center, diciamo, "tradizionali", cioè i classici telefonia soprattutto. In quel caso i contratti telefonici non sono una truffa (a parte casi eccezionali relegati soprattutto nel settore luce e gas e la responsabilità è tutta del legislatore, ma per motivi ben diversi da quelli che descrivi e che non mi fermo a spiegare per non divagare troppo). Queste sono semplici vendite a distanza e come tali tutelate da un diritto di recesso molto ampliato. Non si può renderlo illegale perché si dovrebbe rendere altrimenti illegali anche le vendite online.
Quando però si parla di "trading online" si entra in un altro campo completamente diverso. Qui i call center di trading online, comunemente chiamati "Forex" sebbene non abbiano nulla a che fare con il Forex, sono numerosissimi ed hanno soppiantato i call center tradizionali.
In questo caso si tratta di truffe al 200%. Te lo dico con sicurezza assoluta, perché sebbene non abbia mai lavorato per queste strutture so benissimo come funzionano: conosco alcune persone che ci lavorano (e guadagnano cifre a 3 zeri) e perché fanno una concorrenza spietata ai call center tradizionali a cui strappano gli operatori. In quel caso non si fa nessuna operazione reale: è tutto finto, su piattaforme appositamente create. Quindi non si fa nessun trading ed il risultato è sempre solo uno: l'investitore, o, per meglio dire, illuso tale, non fa nessuna operazione di trading reale, ma semplicemente fa un bonifico ad una società, che spesso ha sede reale in paesi come Malta, Cipro o Israele, che l'attimo dopo li fa sparire, lasciando l'illuso a giocare su una finta piattaforma di trading con i soldi del Monopoli. Queste società pagano subito, a bonifico arrivato, il 50% al call center che a sua volta gira il 10% all'operatore (capisci come si arriva abbastanza facilmente a guadagni a 3 zeri). Ti rendi ovviamente conto che se non fosse una truffa la società non potrebbe pagare certe fee al call center: può farlo solo se sa fin dall'inizio che l'investitore perderà tutto il capitale e non sui mercati finanziari ma direttamente nei loro conti offshore.
Purtroppo in questo caso non servirebbe a nulla neanche rendere illegali i contratti telefonici. Non c'è nessun contratto, nessuna vendita di servizi. Nel momento in cui il pollo (si meglio definirlo così, invece che investitore) ci casca e fa il bonifico i soldi sono persi, andati in maniera irrecuperabile. E ti garantisco che gli operatori sono bravissimi a convincere certe tipologie di persone. Con te chiudono subito per il semplice fatto che sanno perderebbero tempo e quindi preferiscono impegnarlo alla ricerca del pollo da spennare. Anche se per ipotesi rendessi illegali i contratti telefonici non otterresti nulla: loro si presentano (ed è l'unica cosa vera che dicono) come società offshore con sedi estere e che da loro si può farlo. Quindi il pollo sta facendo "un contratto" con una società estera, sottoposto a legislazione estera. Ma, ripeto, il problema è ancora più a monte, perché il punto è che non esiste proprio un reale contratto: tutta truffa al 200%.
L'unica soluzione è quella della formazione culturale, ma qui entriamo in un altro ambito.
Per fortuna qui hanno cominciato ad arrivare le denunce e alcune di queste strutture sono state chiuse e gli amministratori arrestati, ma è come cercare di fermare l'ondata di piena di una diga rotta con un ombrello. E' un mercato troppo ricco e per ogni chiusura ci sono 10 nuove aperture. Tra l'altro questi call center per la legge albanese sono illegali, perché per esser in regola dovrebbero ottenere dei permessi particolari, che non si sognano ovviamente neanche di chiedere. Ma è un mercato del tutto sommerso: aprono montando 10 postazioni dentro un semplicissimo appartamento e si spostano dopo 3 mesi.
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Ciao, evidentemente sei in quell'uno percento che descrivo. Il resto lo conosco perché il 100% delle telefonate di promozione che abbia mai ricevuto erano truffe. Per questo dico che il contratto telefonico, o per essere preciso la vendita di un contratto a mezzo telefono che è diverso dagli altri contratti anche a distanza, dovrebbe essere abolito. A quel punto tuteli anche i polli, o gran parte di essi, perché se è noto che la vendita telefonica non è legale in Italia, più di qualcuno si sveglia. Chiaramente sto parlando della telepromozione telefonica, diverso il caso in cui sono io a chiamare il gestore telefonico per chiedere un contratto. Qui la fase propulsiva è la mia, è come se entrassi in un negozio di mia volontà.
Scusa se insisto ma le leggi tutelano già contro le truffe telefoniche, per lo meno contro quelle da cui l'utente vuol proteggersi. Non lo dico perché di parte, visto che non sono più nel settore da circa 7 anni, ma perché conosco le regole.
I contratti telefonici sono vendite a distanza. Hanno tutele molto più ampie, con un diritto di recesso inoppugnabile. Sono molto più garantite rispetto ad esempio rispetto alle vendite effettuati nei centri Vodafone o multiservizi. Il contratto è lo stesso, identico, solo che nel caso di vendita telefonica hai il diritto di recesso ampliato, nel caso del negozio no. Essendomi occupato anche di servizio clienti, quello che in gergo si chiama inbound, quando è il cliente che chiama, come citi, ti posso assicurare che la gran parte delle "truffe", che in realtà sono promesse non mantenute, come avviene nel 90% delle vendite commerciali in qualsiasi settore oramai, avveniva proprio nei centri multiservizi, dove si prometteva, ad esempio, velocità di connessione garantita, cosa che in Italia non esiste (qui si, paradossalmente: se compro una connessione a 100M lo è davvero, non fino a ...).
Poi nel caso del trading, argomento del tuo post, è però un'altra realtà completamente diversa. In quel settore in realtà la truffa è palese. Le vendite telefoniche in quel settore sono già vietate, ma la gente non lo vuol sapere, non vuol informarsi e non vuol tutelarsi. L'approccio usato dagli operatori in quel caso fa riferimento al fatto ce essendo società con sede a Londra, quando invece non lo sono, loro possono farlo, fanno riferimento al fatto che in Italia non vogliono permetterlo perché non vogliono far arricchire le persone, ed altre baggianate simili a cui i polli abboccano perché vogliono abboccare, per vari motivi che possono andare dall'avidità sfrenata, alla presunzione di esser particolarmente furbi, fino alla necessità economica, passando da mille altre "spinte emotive" su cui gli operatori bravi sanno far leva.
Concludo dicendo che non sono neanche d'accordo con il principio che per difendere i polli si debbano porre divieti a chi vuol lavorare onestamente e correttamente. Il codice civile protegge le truffe citano il comportamento del "buon padre di famiglia" che è quello che un minimo di attenzione e senso di responsabilità nel modo di comportarsi lo mette, non del pollo. Ma sempre più spesso invece si finisce che dovendo tutelare i polli si rende tutto impossibile, "congelando" il sistema a vantaggio di chi ha già posizioni acquisite e bloccando il cosiddetto "ascensore sociale", che permette a chi parte da poco ma è intraprendente e capace di scalare le posizioni in maniera onesta e autonoma, senza dover passare da raccomandazioni e "amicizie" o appunto attraverso l'illegalità.
Ho sempre pensato che uno dei veri vantaggi delle crittovalute è proprio quello di OBBLIGARE le persone ad assumersi delle responsabilità, perché non ci sono autorità che ti proteggono. Il mondo invece si sta riempiendo a velocità sempre maggiore, ed in particolare in Italia, di persone con nessun senso di responsabilità. Ed i risultati si vedono.
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Non so che dirti, io del 100% delle telefonate ricevute erano truffe. E anche non lo fossero, non mi pare corretto rompere i cosiddetti a gente che sta facendo altro. Per me è proprio il metodo che non è valido. Capisco che ti senti tirato in ballo avendoci avuto a che fare, ma se sto lavorando o facendo altro e devo stare appresso a questi che propinano la qualunque (ora i contratti gas e luce) il mio atteggiamento è negativo, ben più di quelli che ti fermano per strada o al supermercato. Per cui anche se il contratto è realmente valido, ti becchi un no, solo perché mi hai scocciato. Che ci siano tutele o meno, amen, ma con un metodo simile non c'è nessuna utilità, al netto dell'inbound, ma quella è o dovrebbe essere un'altra cosa, visto che il carico spetterebbe all'operatore, se poi quello ti dirotta verso non so chi, allora l'onere anche della truffa rimane suo.
Non mi sento tirato in ballo, tranquillo ;) E' un mondo che oramai mi è lontano, come detto, da anni. Ne parlo solo perché è un settore che conosco bene.
Ora la discussione sta andando su altri aspetti: dal trading siano passati alla legalità delle vendite outbound (quando il venditore chiama) ed ora al disturbo arrecato.
Questo lo capisco benissimo: quando ero in Italia, oramai oltre 10 anni fa, ero praticamente costretto a staccare il telefono fisso in casa per quante chiamate ricevevo. All'epoca però non c'erano tutele di nessun tipo. Oggi esiste il registro delle opposizioni che funziona molto meglio di quanto non si dica. Nei call center in cui lavoravo tutte le chiamate in uscita erano prima filtrate dall'apposito ufficio del Garante in modo da non chiamare chi fosse iscritto al registro. Era un servizio che come call center si paga, ma conveniva ugualmente farlo: nel caso di denuncia la multa che la compagnia, ad esempio Vodafone prendeva era nell'ordine delle decine di migliaia di euro per chiamata. Ma il rischio per il call center è che la compagnia poi, oltre a girare la multa al call center che così avrebbe dovuto lavorare almeno un paio di mesi in perdita, toglieva il mandato. Ci sono call center che non adottano queste pratiche? Si certo, lo testimoniano le multe milionarie che le diverse compagnie sono costrette a pagare annualmente. E tanti sono i call center che chiudono, giustamente.
Ma non sono poi tantissimi i casi te lo assicuro: basta fare qualche calcolo matematico. Eppure le telefonate indesiderate son tante. Perché? Per il solito motivo: la mancanza di volontà dell'italiano medio (guarda caso questo fenomeno riguarda più l'Italia che altri paesi) che non ha mai la voglia di attivarsi con le denunce e segnalazioni da un lato, di informarsi sulla legge dall'altro ed infine di usare un po' di buon senso del padre di famiglia. Infatti è inutile iscriversi al Registro delle opposizioni e poi firmare per prendere la card del supermercato che, dopo aver speso milioni alla cassa ti permette di accumulare i punti sufficienti ad aver a soli 8 euro il piatto di ceramica con il logo del supermercato da esibire a tavola (ovviamente ho fatto un esempio goliardico per rendere l'idea). Ogni volta che si autorizzano queste operazioni si cedono VOLONTARIAMENTE i dati personali che autorizzano l'azienda a rivendere i tuoi dati alle aziende che raccolgono i cosiddetti lead, li selezionano, li elaborano e li rivendono sotto forma di liste ai call center. Rendendo inutile l'iscrizione al Registro delle opposizioni.
Quindi le leggi ci sono, a non rispettarle sono soprattutto i cittadini. Che non sanno e non vogliono usarle per tutelarsi e preferiscono lamentarsi e chiedere di sopprimere il lavoro altrui, anche se rispettoso delle regole.
Altro aspetto: sai perché le vendite telefoniche esistono? Perché funzionano. Sebbene tutti siano d'accordo dire che sono seccature poi nei numeri funzionano: molti alla fine preferiscono comprare così, con piena soddisfazione, perché, come dicevo, il contratto è lo stesso identico che si ottiene al centro servizi: non esistono tipologie di contratto diverse. Ed anche le aziende preferiscono vendere a questo modo: perché il costo di acquisizione del cliente si abbassa notevolmente. Se non esistessero le vendite telefoniche alla fine i prezzi dei servizi aumenterebbero perché aumenterebbero sensibilmente i costi per l'acquisizione dei clienti.
Ti dico anche un'altra cosa. Sebbene sia fuori dal settore ho comunque informazioni sia da chi conosco nel settore sia da informazioni generali nel settore del marketing di cui mi occupo: le vendite telefoniche sono destinate ad aumentare in tutto il mondo, Italia inclusa. Sono sempre di più i settori merceologici che si stanno rivolgendo a questo canale di vendita, proprio per i motivi che ti ho scritto sopra. Oggi il vero problema delle attività produttive non è aumentare la produzione, ma aumentare le vendite. La sovrapproduzione è altissima, soprattutto considerando che non si produce a pieno regime come si potrebbe, e dovrebbe per ottimizzare i profitti. Occorre quindi aumentare le vendite mantenendo bassi i costi. Non per nulla il lavoro più richiesto sul mercato è quello del venditore, nelle sue varie declinazioni. E stanno nascendo sempre più call center virtuali. Ed anche l'AI ha un ampio settore di sviluppo nel settore delle vendite telefoniche a cui guarda.
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