Le recensioni uccidono aziende?

Ok, passo indietro per capire il contesto. Qualche giorno fa il famoso review Youtuber MKBHD (oltre 16 milioni di follower) ha recensito Humain AI Pin, di cui io stesso vi avevo parlato in un post a seguito della presentazione, mesi fa.

Chiaramente io non ho avuto il prodotto sotto mano, ne l'ho mai visto di persona, ma il concept di base poneva delle domande e delle considerazioni che esponevo in modo critico.

A quanto pare le stesse cose sono emerse con Marques, che invece il prodotto lo ha testato a fondo. Non solo quelle tematiche si sono rivelate esatte quasi al 100%, ma il prodotto stesso ha evidenti quanto enormi problemi di natura tecnologica e progettuale.

Risultato, questa roba come direbbero gli inglesi è "garbage". Il problema è che Humain society è una startup e come tale sull'Ai pin ha sicuramente fatto "all-in". Cioè ha puntato tutto sul progetto, per cui se va male non ci sono margini per restare in vita.

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Marques si trova quindi sotto il tiro di chi lo critica perché di fatto la sua recensione porterà alla chiusura della Startup. Certo uno con quasi 17 milioni di follower un qualche tipo di peso ce l'ha. Il prodotto è stato affossato, tanto che il titolo dice "il peggior prodotto che ho mai recensito... per ora".

Per certo non vi è margine di manovra, il giudizio è stato netto. La review di Marques potrebbe essere il refolo di brezza che spinge giù nel burrone l'azienda, ma questa si trovava sull'orlo del precipizio già da prima.

Anche se il canale MKBHD non avesse fatto la recensione, il risultato sarebbe stato quello a prescindere. Una recensione quindi può uccidere un'azienda? Forse nel tempo della carta stampata era possibile, una recensione messa giù male o maliziosa, con un media statico i cui concorrenti sono quattro gatti per certo avevano un peso differente dall'odierna Internet.

In questo caso non esiste solo Marques, e anche gli altri non hanno dato un esito diverso, il prodotto è pessimo in modo oggettivo. C'è poi il prezzo che pone un target di posizionamento. Un aggeggio che costa 700$ e con un abbonamento da 24$ al mese lo rende degno di una particolare attenzione critica. Se costava 50$ è chiaro che il giudizio, pur negativo perché se una cosa non funziona poco cambia, ma il peso della recensione veniva percepito in modo differente.

Quindi non sono le recensioni negative a far chiudere le aziende, ma i loro pessimi prodotti.

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