Ma siamo sicuri di sapere dove stiamo andando?

@tipu curate

Tra qualche anno faremo tutti anche l'amore con il telefono scaricando l'app dedicata... a quel punto saremo tutti (o quasi tutti) definitivamente celebralmente morti ma cellularmente connessi e cambieremo anche fisicamente perchè il gobbo di notre dame sarà molto simile a tutti noi...

C'era una ragazza sola vicino a me.

Un eccitante futuro ci aspetta...in un'altra epoca non avresti probabilmente dormito da solo...

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Hai perfettamente ragione, purtroppo i rapporti interpersonali stanno diventando un qualcosa di raro.
Quel che più è peggio è l'importanza che la maggior parte delle persone attribuisce ai social, nella fattispecie: "Hai visto che ai post di Tizio mette i like, mentre i miei visualizza e non li fuma di striscio?..." questo significa che lo riteniamo un metodo di comunicazione... Non è proprio una bella cosa...
Ci stiamo piano piano inaridendo...

La chiusura è quasi perfetta; l'unica cosa che avrei scritto diversamente è.... scooopareee!!!
Con le triple lettere fa molto più Maccio dehihihi!

Noto con mio sommo piacere che sei anche un grande conoscitore dei Griffin, qui mi parte il ❤️

Affrontando la parte profonda del Tuo bel post devo dire che, purtroppo, il mondo sta andando alla deriva; per come la vedo io però non è colpa degli smartphone o della tecnologia in generale ma semplicemente dell'uso che se ne fa.
Io ad esempio non sopporto il telefono a tavola, quantomeno quando sono con altra gente o insieme a mia Moglie, poi ovvio quando mangiavo da solo mi poteva fare un po' di compagnia così come la televisione, in ogni caso dire...
Cazzo figa tette e culo ehm... scooopareee!

Finora mi sono sempre scordata di aggiungere il solito pensiero laterale: che questo grande amore per il cellulare non ha soltanto causato immensi danni del genere perdita del rapporto nonni-nipoti (nipoti e nipotini vanno a casa della nonna, si seggono sul sofà e a malapena la salutano a causa del rapporto con il cellulare molto più intenso che con i nonni, mentre davanti il grande schermo di una TV -i cui canali in abbonamento vengono profumatamente pagati sempre dagli stessi nonni- trasmette la loro serie o il loro cartoon preferito), e quello si che mi pare grave e non poco. Per sia pur minimi gruppi, ha invece apportato benefici un tempo impensabili. Rilevo quei piccoli nuclei familiari che per questa o quella ragione si ritrovano a vivere isolati, privi di cerchia sociale di riferimento. Ora, viveste in gran parte dell'America latina oppure nelle Filippine o certe zone africane, qualora aveste genitori che si sono (volutamente o meno) isolati dal mondo, poco male. Vi arrangereste da voi. Dalle mie parti e anche oltre continente nel sud del mondo si stringono facili amicizie. Nell'Italia nord-occidentale assolutamente no. Anzi, nel posto dove avevo avuto la sfortuna di nascere e la sventura di crescere, la cerchia sociale la erediti tanto quanto un immobile o un bene mobile. Nessuna differenza, ma davvero. I rapporti sociali nella mia ex area geografica sono preordinati e prestabiliti, dettati da conoscenze millenarie dei tuoi trisavoli. E si tratta di cerchie chiuse peggio delle caste indiane. Specie se sei donna e ti ritrovi per un motivo o l'altro in un nucleo familiare isolato, in linea di massima puoi aspettarti di fare la vita di Jean Baptiste Grenouille (il protagonista di Profumo - storia di un assassino) sui monti di Averna, dove non osavano nemmeno i lupi mannari. Perchè difficilmente trovi una compagnia disposta ad accoglierti. Non ti hanno ereditato, dunque per loro sei un sassolino nella scarpa di cui cercare di liberarsi quanto prima e capita pure che te lo facciano capire chiaramente (come quando sei nella stessa sala, attacchi bottone -niente argomenti offensivi, sia chiaro- e per tutta risposta ti girano le spalle e s'incamminano verso la parte opposta di quella sala, quindi, più chiaro di così di quanto sei indesiderabile per loro?). Ben vengano allora gli amici nelle Filippine, in Corea del sud, in Nigeria e in Cile (4 paesi a titolo esemplificativo) con i quali per discorrere e organizzare eventi (pazienza, solo virtuali) ti ci vuole per forza il cellulare (da casa meglio il grande schermo di un PC, notebook o netbook). Ovviamente poi sta a te considerare e spegnere i dispositivi quando arrivi invece a casa dei nonni, se hai la fortuna di averne in vita, per degnarli di 5 minuti del tuo tempo (ok, 5 si fa per dire). Fine della Divina Commedia...🤣!LOLZ

Comunque ogni periodo della storia aveva i suoi oggetti feticci, a questo giro ci è toccato il cellulare. Malanga direbbe che è un impianto alieno

Una pessima abitudine...però la gente che ti circonda poi non capisce il contrario.
Esempio: io sono abituato a non prendere il telefono, a meno di urgenze, quando sto con qualcuno, cliente, conoscente, amico, moglie, figlia...ma ci sono clienti che pretendono che quando chiamano, tu devi stare lì a rispondere immediatamente...e non capiscono che tu puoi essere impegnato in quel momento o nel corso dell'ora successiva...

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