Diario di oggi : attacchi di panico e Company
Da pochi giorni ho iniziato un nuovo lavoro e no, stranamente non ho avuto attacchi di panico ma parlando con un amico che lavora più o meno nello stesso settore di siamo ritrovati a parlare di questo problema.
Chi non ha mai avuto un attacco di panico non sa quanto sia fortunato.
Descrivere l'attacco di panico è difficile ma voglio provarci, è come venire sopraffatti dal terrore, come se una nube di paura ci abbracciasse e ci facesse perdere la connessione con la realtà e anche la razionalità, i sintomi più comuni sono respiro corto,senso di costrizione al petto, tachicardia, sudorazione, palpitazioni, tremori, groppo in gola,difficoltà a deglutire, secchezza della bocca e sensi di vertigine.
Chi ha un attacco di panico le prime volte non si rende conto di avere un attacco di panico ma crede di essere in punto di morte, c'è qualcosa nel cervello che lo fa attivare come se ci fosse davanti un leone azionando la levetta della paura che servirebbe ,nel caso del leone a salvarci, quando non ce ne è nessun bisogno, il cervello crea paura e questa paura attiva tutta una certa sintomatologia. Le prime volte che capitava a me mi recavo puntualmente in ospedale per poi scoprire con mia fortuna che non era nulla di fisici e che non stavo realmente morendo,io ero convinta di aver un infarto,un ictus, un aneurisma ecc..
Una volta ero talmente convinta che corsi in ospedale dicendo di avere parestesie al lato sinistro del corpo che non mi sentivo davvero, mi hanno fatto tac ecc..
Un incubo.
Spesso chi ha attacchi di panico è convinto di avere qualcosa di grave e letale, una convinzione talmente potente da essere spaventosa ,qualcosa che credo solo chi ci è passato possa capire.
La buona notizia è che per chi ne soffre spesso ( ed è un incubo io ero arrivata a non andare più fuori di casa per la paura che mi succedesse qualcosa e non sono l'unica), dato che gli attacchi possono essere molto invalidanti se sono tanti, c'è la terapia farmacologica al bisogno o più a lungo a seconda della gravità degli attacchi e anche la psicoterapia.
Io mi curo già per le mie patologie mentali s non mi sono fatta mancare gli attacchi di panico in passato ma per fortuna adesso non mi capitano da un paio di anni grazie ai farmaci e alla psicoterapia, ma ricordo con particolare dolore un periodo dove ne soffrivo giornalmente e dove la mia vita era molto limitata e condizionata da queste brutte bestiacce.
Gli attacchi di panico però si possono sconfiggere piano piano e non è poco.
Non credo di averne mai avuti, ma ho visto gli effetti che possono avere sulle persone in determinati momenti.
Gestirli non è facile ma mi fa piacere che con forza tu ne stia uscendo.
Si è dura ma se ne esce
L' hai descritta molto bene!
L' attacco di panico è un qualcosa di "mostruoso" oserei dire!
Sono contenta che ora non li hai!
È sono felice per il tuo nuovo lavoro
Ti auguro una buona giornata
@luba555
😍😍😍❤❤❤🌻🌻🌻
Grazie mille!!
Buona giornata tesoro
❤❤❤
Prima di tutto grazie per aver condiviso momenti così intimi con noi.
Personalmente conosco un amico che ha iniziato a soffrire di attacchi di panico anni fa. Dapprima in maniera leggera, poi sempre più frequentemente e forte. Noi amici lo prendevamo in giro perchè, da ignoranti, non capivamo la sua sofferenza ed anche perchè lui ne parlava sempre ridendoci sopra per sdrammatizzare.
Ha iniziato ad isolarsi, a non venire più alle feste, al mare, ai poker. Finchè un giorno mi trovavo con lui quando è capitato: stavamo attraversando un ponte in auto in auto e guidavo io. Ad un tratto ha iniziato a muoversi convulsamente sul sedile dicendomi con toni sempre più alti di fermarmi perchè il ponte sarebbe crollato. Ho dovuto accostare ed aspettare almeno mezz'ora cercando di calmarlo con le auto che passavano a fianco a noi a clacson spianati. Da quel poco che conosco di questi fenomeni, non posso che confermare ciò che hai detto e mi rendo conto di quanto la mente umana sia in un costante e delicato equilibrio.
Purtroppo si è chi ne soffre non si isola per cattiveria ma proprio per paura
Eh lo so ma... l'ignoranza ti spinge a non comprenderlo. Ti assicuro che dopo quella esperienza... ho capito ed ho fatto capire anche ad altri amici la situazione. Ovviamente tutto ciò ha un prezzo: lui ci deve organizzare a casa sua più di quanto si organizzi altrove :-)