La corrente che passa nei fili - 8° parte

Di passaggi, di episodi, ce ne sarebbero tanti da raccontare, il vero unico problema è rappresentato dal fatto che il ricordo non ha una sorta di estensione tale che mi consente di buttare giù un discreto numero di righe, per cui passo immediatamente al ricordo rilevante di più recente datazione, ero già maggiorenne almeno da un paio d'anni, eravamo a Bologna per realizzare un nuovo impianto elettrico in un bar-gelateria, facevamo avanti e indietro con la macchina di nostro padre, che era dotata di un impianto a metano, quando questa tipologia di combustile era realmente la più conveniente sul mercato...

Solitamente guidavo io, oltretutto mio padre era anche più contento, riponendo da sempre più fiducia in me rispetto a mio fratello, che fortunatamente su questo punto non se la prendeva più di tanto, conoscendo ormai perfettamente come fosse fatto mio padre, per cui mi toccava l'impegno di guidare, fatto che non mi ha mai dato fastidio, al punto tale che da sempre io sono considerato in automatico l'autista nella stragrande maggioranza dei casi...

Era un lavoro che stava togliendo i sentimenti a mio fratello, perché c'erano da rispettare dei tempi di consegna e il ritmo che tenevamo non era dei migliori, c'era sempre un contrattempo che impediva che le cose andassero per il verso giusto, mano a mano che il tempo passava e si avvicinava la scadenza ultima per la consegna dell'impianto elettrico perfettamente funzionante e a norma di legge, l'ansia cresceva esponenzialmente in mio fratello, lo vedevo da come si muoveva e da come parlava, era come un libro aperto per me...

Un giorno di inizio estate partimmo di buon'ora per cercare di ultimare quell'impianto, se non ricordo male era quello precedente alla consegna dei lavori, ma il giorno seguente avevamo altri impegni, io dovevo andare a fare lo stage in un'azienda e lui aveva un montaggio inderogabile di un'antenna, per cui si doveva, senza ulteriori deroghe, tentare tutto il possibile ma anche l'impossibile per consegnare le chiavi in quella giornata...

Uno dei problemi che ci trovammo ad affrontare era quello della presenza di altri lavoratori, principalmente un paio di idraulici e un'altra figura che potrei inquadrare tra i tuttofare, l'avanzamento del nostro lavoro era rallentato dalla presenza di queste 3 persone, in quanto ci ritrovavamo spesso a dover operare sui medesimi macchinari...

Continua...