Io e la velocità - 15° puntata

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Immagine CC0 creative commons

Venne pure il momento della cena per la chiusura del V° anno scolastico delle Superiori, con cui festeggiammo il conseguimento del diploma, andando in un ristorante, quei delinquentelli dei miei ex compagni di scuola mi fecero bere un po', io sono sempre stato astemio, l'alcol lo reggo appena appena, sfruttando questo fatto mi sono pure mangiato, non volendo delle rane fritte...

La cena terminò, tra una chiacchiera e un'altra si fecero le 3 di notte, quando dopo aver trascorso tutta la serata a rompere le palle a una mia compagna che mi piaceva troppo (ma che lei mi aveva provocato costantemente...), alla fine della giostra se ne uscì con questa battuta...

"Guarda, io vado via, parto adesso, se riesci a prendermi entro la fine di questa via, ti do quello che vuoi da sempre...", e mentre se ne andava velocemente verso la sua vettura (una tranquillissima Fiat 126), mi strizzò l'occhio...

Cazzo, mi aveva detto tra le righe che se la prendevo prima che quella via in cui eravamo terminasse, mi avrebbe dato il culo, sapeva perfettamente che le sbavavo dietro ogni volta che passava davanti a me, con quei suoi jeans strettissimi, che sembravano scoppiare ogni volta che faceva un passo, da quanto era formoso e provocante il sedere contenuto a fatica nel loro interno...

L'Alfasud di mio padre era più distante, era una missione quasi impossibile, ma partii a razzo verso la vettura, azionai il contatto brutalmente e passai dall'alimentazione a metano (mio padre è sempre stato un grande sostenitore di questo carburante) alla molto più prestazionale benzina, traffico praticamente inesistente, per cui tirai le prime 3 marce a tutta randa, poi procedetti con la 4°...

Preso dall'eccitazione della frase della mia amica e dai fumi dell'alcol con ancora completamente svaniti, mi resi fortunatamente conto di aver passato indenne un incrocio, anche se avevo la precedenza, lo attraversai a oltre 130 km/h in centro abitato, come mi resi conto dell'accaduto schiacciai pesantemente il pedale del freno, la 126 non era molto distante, non l'avrei presa in ogni caso, ma abbandonai ogni proposito, e mi limitai a procedere poco più forte della sua andatura, quando la arrivai in scia le diede un paio di lampeggi, arretrò la sua corsa per fermarsi a parlare con me, le comunicai quello che era successo, era dispiaciuta dell'accaduto, non pensava che avrei tradotto dalle parole ai fatti quello che aveva detto, con un ultimo abbraccio ci congedammo, non l'ho più rivista nella mia vita, mi sarebbe piaciuta incontrarla nuovamente a distanza di tutti questi anni, anche solamente per bere insieme un caffè...

Continua...



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@tipu curate

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Nel corso della nostra vita ci sono persone che lasciano il segno, altre invece passano inosservate, quelle che rimangono nella nostra mente in qualche modo ci segnano, diventano parte del nostro passato e in molte occasioni le rendiamo parte del nostro presente, come te che scrivi questo post, e fai vedere l'importanza che alcune persone hanno avuto nella tua esistenza, alcune lasciano bei ricordi e altre il contrario

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Hai ragione, amico mio, è proprio come hai detto tu, se ripenso, ad esempio, ai compagni di classe che ho avuto, di alcuni possiedo un ricordo molto vivido e netto, mentre altri quasi faccio fatica a ricordare il nome...

!PIZZA

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