Basta data di scadenza del latte al supermercato: "Annusatelo per capire se è buono"

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Al bando quindi una data specifica in favore di un più generico "da consumarsi preferibilmente entro" su tutte le tipologie di latte a marchio proprio. Nulla di nuovo, se non fosse che a ogni cliente verrà suggerito di "sniffare" il latte, per avere un approccio più sensoriale e pratico al prodotto, andando poi a riconoscere, una volta a casa, le differenze tra il latte fresco e quello che risulta dopo alcuni giorni in frigorifero.

Ho riportato questa notizia perché l'ho trovata un po' assurda a dir la verità non so come si possa poter sniffare il latte se alla fine non lo si apre dal tappo, cioè la vedo un po' dura col tappo riuscire a sniffare e a capire se il latte è andato da male.

Comunque concordo con questa azienda che purtroppo tanta gente è troppo fissata con le date di scadenza, tipo mia futura suocera appena vede qualcosa che è prossimo alla scadenza o è già scaduto come ad esempio l'altro giorno la cioccolata l'ha buttata e questo lo trovo veramente un enorme spreco specialmente quando si tratta di cibo.

Mi è capitato spesso di prendere del latte fresco che ormai era praticamente scaduto in negozio e mi è durato anche una settimana e vedo che sono ancora viva per cui non trovo il senso di buttare il latte specialmente quello fresco Il giorno dopo semplicemente perché è scaduto.

Anche se dal mio punto di vista l'unico modo per non sprecare è produrre meno mangiare anche se ultimamente ho notato che i supermercati si stanno organizzando meglio per evitare questi sprechi.



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1 comments

Post interessante… effetivamente anch’io sono un po’ fissato con la data di scadenza, devo un attimo ravvedermi

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